Linea guida sui lubrificanti food grade BRC GSFS
In Aprile 2017 è stata pubblicata la Linea Guida per i lubrificanti food grade dal BRC GSFS (GLOBAL STANDARD FOOD SAFETY). Tale documento pone le basi per una valutazione dei lubrificanti food grade, idonei all’utilizzo in contesti industriali alimentari.
L’importanza dei lubrificanti food grade nei processi di produzione e lavorazione di alimenti, rappresenta un fattore determinante in quanto nei moderni impianti di produzione alimentare industriale la lubrificazione dei componenti meccanici in movimento è un intervento necessario e programmato che contribuisce alla buona riuscita e costanza delle produzioni.
Tuttavia la lubrificazione delle parti meccaniche dei macchinari introduce un fattore di rischio chimico non trascurabile. La necessità di disporre e di saper valutare le caratteristiche dei lubrificanti ad uso alimentare diventa in questo modo un requisito importante nella gestione della sicurezza alimentare.
Il documento sui lubrificanti food grade pubblicato da BRC GSFS fornisce indicazioni sulle corrette pratiche di selezione, stoccaggio, utilizzo e scarto/smaltimento di tutti i lubrificanti food grade presenti nel sito produttivo.
Le linee guida per i lubrificanti food grade, aiutano l’organizzazione nella valutazione e nella riduzione dei potenziali rischi legati alla sicurezza alimentare dovuti alla gestione dei lubrificanti non idonei e, di concerto, aiutano a ridurre le non conformità interne.
Vediamo più nel dettaglio i punti che compongono la linea guida BRC GSFS sui lubrificanti food grade.

Che cosa è un lubrificante food grade o lubrificante ad uso alimentare?
Un lubrificante food grade o alimentare è un lubrificante che per sua natura o composizione finale è adatto ad essere utilizzato nelle aree di produzione di alimenti e dove la reale possibilità di contatto fra il lubrificante e l’alimento stesso rappresenta un rischio non trascurabile.
Normalmente i lubrificanti “tradizionali” sono composti chimici dove la componente primaria è olio minerale, non adatto a venire a contatto con l’alimento. Nei piani HACCP o HARPC (USA) tale aspetto rientra nella valutazione del pericolo chimico; il contatto fra lubrificante e alimento infatti trasferirebbe composti di origine minerale sull’alimento stesso. E’ il caso dei moah e mosh dei quali abbiamo già parlato in un precedente articolo che è stato pubblicato anche sul mensile del Gruppo Italiano Torrefattori di Caffè o GITC.
L’impatto sull’uomo dei lubrificanti food grade.
I lubrificanti food grade sono realizzati con una base di prodotti alimentari e svolgono funzioni analoghe a quelli tradizionali a base di olio minerale. Spesso utilizzano una base di olio sintetico che migliora anche le prestazione dei macchinari sul lungo periodo ma che risulta meno tossico.
La formulazione dei lubrificanti alimentari o lubrificanti food grade è tale che anche se piccoli residui di prodotto tecnicamente inevitabili, entrassero a contatto con l’alimento non comporterebbero un effetto significativo a livello di contaminazione, quindi non produrrebbero danni significativi sulla salute del consumatore, inoltre non impatterebbero sul costo o sull’odore dell’alimento stesso.
Queste caratteristiche però non cambiano la natura del lubrificate food grade stesso e cioè quello di componente che non destinato al consumo umano o al contatto con la pelle o mucose. Il loro utilizzo è confinato solo al buon funzionamento dei macchinari utilizzati nei processi di produzione alimentare industriale. Tuttavia come sopra descritto la loro presenza in quantità di residui, non comporta conseguenze significative sulla salute del consumatore.

La classificazione dei lubrificanti food grade.
La normativa sui lubrificanti ad uso alimentare non è molto ampia ed esistono pochi regimi di valutazione indipendenti per i lubrificanti food grade. FDA la Food and Drug Administration americana, nel CFR Title 21 del Regolamento Federale, elenca ad esempio una serie di sostanze chimiche autorizzate per la realizzazione dei lubrificanti food grade (il registro delle sostanze chimiche FDA). Queste sono considerate adatte per essere utilizzate nella fabbricazione di lubrificanti alimentari e di conseguenza i lubrificanti prodotti con l’utilizzo di questi ingredienti sono classificati dal NSF International secondo la seguente tabella:
TABELLA DI CLASSIFICAZIONE NSF | |
CODICE | DESCRIZIONE E CLASSIFICAZIONE |
NSF H1 | Accettabile come lubrificante per le applicazioni di lubrificazione e contatto accidentale con zone di trasformazione alimentare. |
NSF HT1 | Accettabile per essere utilizzato come un fluido di trasferimento di calore dove c’è la possibilità di contatto alimentare incidentale. |
NSF 3H | Accettabile per l’uso come agente di rilascio su griglie, forni, pentole, aree di disossatura, taglieri e altre superfici dure a contatto con carni rosse e carni bianche o con prodotti per impedire l’adesione degli alimenti durante la lavorazione. |
Ad ogni modo i lubrificanti food grade devono essere utilizzati in quantità minima per realizzare l’effetto tecnico desiderato al fine di evitare eventuali contatti con l’alimento in quantità elevata. Il “grado di alimentarietà” del lubrificante food grade è riportato o direttamente sulla confezione o sulla sua schede tecnica al momento dell’acquisto. Se non trovi questo dato puoi consultarlo al seguente link.
Sul certificato sarà possibile valutare anche la sua applicazione e le eventuali procedure di pulizia dopo l’applicazione.

La certificazione ISO 21469:2006.
A livello internazionale esiste una specifica classificazione dei lubrificanti ad uso alimentare o alimentari food grade secondo la norma ISO 21469:2006.
Una differenza fondamentale fra i due sistemi di classificazione NSF e ISO è che quest’ultima non si limita ad una valutazione della composizione del lubrificante food grade ma prende in esame anche
- il processo di fabbricazione (GMP) del lubrificante;
- la rintracciabilità degli ingredienti utilizzati per la fabbricazione;
- gli standard di igiene mantenuti lungo il processo.
La certificazione di prodotto ISO 21469 viene rilasciata quindi a fronte di una serie di parametri che valutano un lubrificante food grade da un punto di vista di composizione, produzione e destinazione d’uso. Lo standard richiede che i siti produttivi per lubrificanti food grade certificati ISO 21469, rispondano ai requisiti della legislazione specifica del paese in cui il lubrificante ad uso alimentare viene commercializzato.
Viene infine garantita la capacità di poter rintracciare i vari componenti in caso di problematiche o necessità di ritiri, rispondendo indirettamente quindi ai requisiti del Regolamento CE 178/2002.
Per verificare se un prodotto lubrificante o un produttore di lubrificanti è certificato secondo la norma ISO 21469, puoi visitare questo sito dedicato all’elenco dei lubrificanti ad uso alimentare.
I requisiti BRC GSFS e BRC PACKAGING per i lubrificanti food grade.
La certificazione GSFS BRC (BRC Food) pone grande attenzione ai rischi di contaminazione interna. Una fra le mole possibile è rappresentata proprio dall’utilizzo di lubrificanti e grassi necessari alla manutenzione degli impianti. Il capitolo di riferimento è 4.7 relativo appunto alla Manutenzione.
L’utilizzo di lubrificanti food grade è espressamente citato al paragrafo 4.7.6 “I materiali utilizzati per la manutenzione di attrezzature e impianti che potrebbero rappresentare un rischio in caso di conta!o dire!o o indire!o con materie prime, prodotti intermedi e prodotti finiti, come per esempio l’olio lubrificante, devono essere di tipo alimentare […]”.
La norma tuttavia sottolinea in più capitoli e paragrafi la necessità di prevenire il rischio di contaminazioni chimiche interne (fra le quali la presenza di lubrificanti), vediamo alcuni esempi:
- Capitolo 2.7 relativo alla fase 6, principio 1 del codex alimentarius: rappresenta parte del cuore del sistema di analisi dei pericoli e sicurezza alimentare. Nel requisito 2.7.2 si parla infatti di “[…] analisi dei rischi per identificare i pericoli che devono essere prevenuti, eliminati o ridotti a livelli accettabili. […]”. Il requisito continua al successivo punto 2.7.3 dove si specifica che si dovrà “[..] prendere in considerazione tutte le misure di controllo necessarie per prevenire, eliminare o ridurre il rischio a livelli accettabili. Laddove si proceda al controllo tramite il programma dei prerequisiti, questo dovrà essere specificato e dovrà essere confermata l’adeguatezza del programma per il controllo del rischio”.
- Capitolo 4.5, requisito 4.5.4 “[…] L’aria compressa utilizzata direttamente sul prodotto dovrà essere adeguatamente filtrata”. Questo punto ad una prima interpretazione non presupporrebbe un controllo del pericolo mediante utilizzo di lubrificati food grade ma se si conosce il sistema di compressione dell’aria, è facile intuire che i compressori fono una fonte non trascurabile di contaminazione da parte di lubrificanti, per cui l’utilizzo di lubrificanti ad uso alimentare è fondamentale come prima linea ricontrollo del rischio unita alla filtrazione dell’aria come misura di controllo principale.
- Capitolo 4.7, requisito 4.7.4 […] Gli interventi di manutenzione devono essere seguiti da una procedura di verifica igienica adeguatamente documentata, dalla quale risulti che i fattori di rischio per la contaminazione dei prodotti siano stati eliminati dal macchinario o dall’attrezzatura interessati”. Questo requisito ha lo scopo di verificare che le condizioni igieniche dei macchinari o attrezzature, siano conformi. L’utilizzo di lubrificanti food grade infatti non esime l’azienda dal limitarne l’utilizzo e soprattutto di garantirne l’eliminazione da superfici deputate al contatto diretto con l’alimento.
E’ corretto infatti ricordare che i lubrificati food grade nonostante siano formulati escludendo la presenza di olii minerali, sono sempre e comunque componenti che non devono essere contenuti negli alimenti.
La certificazione BRC Packaging è invece lo standard richiesto dalle aziende che producono imballaggi destinati al contatto con alimenti (MOCA). La certificazione BRC Packaging è uno standard complesso e ulteriormente settorializzato a livello di requisiti, a seconda delle diverse tipologia di materiali per l’imballaggio. Anche nella certificazione BRC Packaging trovano spazio i requisiti relativi ai lubrificanti ad uso alimentare.
Prendendo in esame i requisiti relativi alla sessione relativa alla categoria elevata, troviamo quanto segue:
- Capitolo 2.2, requisito 2.2.5 “Il gruppo HACCP […] deve individuare e registrare tutti i potenziali pericoli che ragionevolmente prevedibile possano manifestarsi in ciascuna fase in relazione al prodotto e al processo”, mentre il requisito 2.2.6 specifica che “Il gruppo HACCP […] deve individuare le misure di controllo necessarie a prevenire, eliminare o ridurre ciascun pericolo a livelli accettabili”.
- Ma è nel capitolo 4.7 relativo alla manutenzione che troviamo riferimenti più precisi. Suppur non si citi espressamente l’utilizzo di lubrificanti food grade, l’intero requisito 4.7 cita “[…] sistema di manutenzione di impianti e attrezzature al fine di evitare la contaminazione […]”. Questo si concretizza in pratica nel valutare attentamente quali materiali sono necessari da utilizzare al fine di prevenire e/o limitare la contaminazione in fase di manutenzione, ergo la presenza di lubrificanti a basso impatto (lubrificanti food grade).
E cosa prevede la certificazione IFS Food?

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Fonti e riferimenti per gli aggiornamenti:
Informazioni sull’autore: Marco Valerio Francone
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