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Audit Qualità

La valutazione della gestione della qualità rappresenta un’attività fondamentale al fine di capire se i vari processi interni ed esterni siano conformi ai requisiti, siano efficienti ed efficaci ed in generale se l’Organizzazione stia operando al massimo delle proprie potenzialità.

Le verifiche periodiche del sistema di gestione per la qualità o “audit qualità”, si fondano sul concetto di controllo interno dei singoli processi attraverso l’analisi delle fasi, la genesi di evidenze e quindi una valutazione della coerenza con i requisiti richiesti.

Gli audit qualità devono essere svolti da auditor e lead auditor qualificati e competenti sulla specifica materia, avere esperienza comprovata e soprattutto essere imparziali al fine di apportare un contributo organizzativo e gestionale all’azienda.

Un caso particolare è rappresentato dagli audit svolti presso i fornitori alimentari o “audit di seconda parte”. Questa attività rappresenta un aspetto fondamentale per garantire la sicurezza alimentare lungo tutta la filiera. In particolare se si considerano le non conformità sugli approvvigionamenti, la valutazione dei fornitori e del loro comportamento può rappresentare un sistema di controllo alla fonte, capace di migliorare sensibilmente la modalità di selezione della materia prima e contestualmente limitare le possibili problematiche in fase di ricezione del prodotto.

La necessità di eseguire audit presso i fornitori, può essere dettata anche dagli schemi di certificazione implementati dall’Organizzazione o dai mercati commerciali di riferimento. Un esempio sono gli audit IFS food, utilizzati dalla GDO nazionale ed internazionale come protocollo di base nelle politiche d’acquisto per il processo di selezione e valutazione dei fornitori. L’audit IFS food, che si colloca fra gli audit di prodotto, viene infatti utilizzato per verificare l’applicazione dei canoni di sicurezza alimentare, rintracciabilità dei prodotti e dei materiali, gestione per la qualità e conformità legislativa, dell’operatore alimentare.

Lo standard globale per la sicurezza alimentare BRC  invece viene spesso usato per la sicurezza agro-alimentare e per fornitori della filiera agro-alimentare. Gli audit su base GSFI – BRC, anch’essi audit di prodotto, sono eseguiti soprattutto da retailer e buyer esteri come protocollo di selezione e monitoraggio dei fornitori a marchio privato.

In entrambi i casi la valutazione del sistema di gestione della qualità, viene eseguita da auditor e/o lead auditor qualificati, a fronte di un protocollo condiviso (requisiti dell’audit) e incentrato sulle garanzie di sicurezza e qualità degli alimenti lungo tutta la filiera alimentare.

  • Valutare oggettivamente che i propri processi aziendali siano conformi alla normativa cogente, siano efficienti, possano essere migliorati o massimizzati.
  • Valutare che il proprio prodotto, la propria linea produttiva ed il personale ivi operante, sia conforme da una punto di vista della sicurezza alimentare.
  • Accrescere la propria esperienza e il proprio patrimonio organizzativo attraverso il supporto di auditor esterni qualificati.
  • Valutare i propri fornitori e capendo il loro sistema di garanzia in merito alla sicurezza alimentare e quindi valutando oggettivamente i rischi di una fornitura; Le verifiche sui fornitori alimentari potrebbero rilevale vantaggi operativi non ancora compresi.
  • Eseguire audit interni su standard IFS Food e BRC Food significa verificare l’attinenza del proprio sistema di qualità e sicurezza alimentare secondo standard riconosciuti a livello internazionale e comunemente accettati dalla GDO come protocolli di base nelle politiche di acquisto, ottenendo quindi un supporto in fase commerciale.

per maggiori informazioni sui servizi di audit qualità, audit di prodotto e audit presso i fornitori alimentari, eseguiti sulla base dei moderni schemi di sicurezza alimentare IFS Food, BRC Food.

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